Nel 18 marzo, i ventotto paesi dell’unione europea hanno firmato con la Turchia un accordo. Si ritiene limitare il flusso di migrazione che travolge la Grecia da più di un anno. Dopo settimane di discussioni e trattative, appena firmato, questo accordo è dibattuto : « uno giorno historico » per ministro turco degli affari esteri, il miglior risultato possibile per il cancelliere tedesco Angela Merkel. Ma soprattutto « l’accordo della vergogna » ampiamente denunciato da associazioni che aiutano i migranti. Tornare su una crisi umanitaria senza precedenti.
Tutti i migranti irregolari in viaggio dalla Turchia per le isole greche, del 20 marzo, saranno restituiti in Turchia
Ecco l’impegno principale dell’accordo tra l’Europea e Ankara. La Turchia e uno dei paesi navette a l’UE. Ospita quasi due milioni di migranti prima di attraversano il Mediterraneo per le isole greche come Lesbos. Tutte le domande di asilo saranno una « valutazione individuale » in Grecia e « i migranti che non archiviare per l’asilo, o che saranno stabilito che la domanda è infondata o inammissibile, sarà restituito alla Turchia ».
Per ogni Siriano tornato in Turchia da le isole greche, un’altra siriano – stabilirsi legalmente in Turchia – essere reinstallato in UE
L’asilo non è più una scommessa sicura, ma una ricompensa. L’Europa vuole trasmettere un messaggio molto chiaro ai futuri candidati per l’attraversamento del Mediterraneo perché ha fissato un limite di 72.000 persone ha ricevuto, una cifra ben al di sotto delle realtà sul terrano. A Lesbo (il Calais greco) quasi 46 000 rifugiati sono bloccati dopo la chiusura della rotta dei Balcani il 7 marzo. 143 000 persone sono arrivate nel Paese dall’inizio dell’anno, la Grecia ha ricevuto più di un milione di migranti l’anno scorso. Atene riconosce la Turchia come un « paese terzo sicuro » su cui possiamo contare nella risoluzione di questa crisi umanitaria, queste misure sono « temporaneo e straordinario », riferisce Le Figaro.
Si noti inoltre che in cambio di babysitting che la Turchia riceverà 3 millioni € aiuti dell’UE e un assai probabile esenzione dei visti per i cittadini turchi in Europa entro la fine di giugno 2016, e di una possibile accelerazione del processo di adesione all’Unione europea. Mentre migliaia di persone che rischiano la vita ogni giorno, la Turchia ancora preoccuparsi di far parte di una Unione disunita, sull’orlo dell’implosione e visibilmente in grado di soddisfare quello che alcuni considerata « la più grande crisi umanitaria dal la seconda guerra mondiale. »
Piero Galloro, sociologo et professore a l’Università di Lorraine, ha dato la sua opinione sulla situazione europea :
Crisi migratoria europea è l’aumento dei migranti che arrivano nell’UE attraverso il Mediterraneo e dei Balcani da Africa, Medio Oriente e Asia meridionale nei 2010s. A partire dal 2015, i siriani provenienti dalla Turchia e Libano si sono uniti tale flusso. Il fenomeno è aumentato e questo ha causato una crisi in tutta Europa. Ovviamente capisce che se più persone tentano la traversata del Mediterraneo questo è sintomatico di un conflitto affilatura in Siria, Libia, Iran, Afghanistan, e la situazione economica dei paesi africani peggiora.
I principali punti di ingresso verso l’Europa sono :
L’accoglienza dei rifugiati è regolato dal diritto internazionale. Secondo la Convenzione di Ginevra del 1951, i 145 paesi firmatari devono accogliere tutte le persone in fuga da guerre o persecuzioni a causa delle sue origini, religione, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinione politica.
Un accordo come quello firmato con la Turchia, che sarà quindi chiudere la strada greca, non andando a spingere le persone in fuga guerra o povertà. Ma questo può sopraffare gli altri paesi di arrivo e di creare nuove tragedie come il naufragio di Lampedusa.
Dal 16 aprile, ad esempio, i media hanno riferito un forte aumento degli arrivi sulle coste italiane, quasi 6.000 persone. Secondo OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), dall’inizio dell’anno, più di 23,170 migranti sono arrivati in Europa attraverso l’Italia. L’Austria ha anche iniziato a costruire un recinto per Benner, uno dei principali valichi con l’Italia. Si accusa l’Italia non suffisemment contiene la dispersione dei migranti verso i paesi ricchi europei.
Federico Soda, capo della OIM ha comunque detto che :
Per il momento, non è possibile stabilire un legame tra l’aumento degli arrivi nel Mediterraneo centrale e l’accordo tra il Truquie e l’Unione europea o la chiusura della strada Blacani. La maggior parte dei migranti che arrivano dalla Libia sono africani. Pochi siriani è venuto in Libia negli ultimi mesi.
Anna Elia, sociologa e professoressa a l’università della Calabria, ha espresso sulla situazione europea et italiana :